I castelli dell’Alto Orvietano nella storiografia del ‘600

Non è raro che scartabellando per cercare documentazione per gli articoli di Fabro Nascosta mi imbatta in notiziole e curiosità sul territorio dell’Alto Orvietano. Ovviamente, queste mi portano ad abbandonare temporaneamente la mia ricerca originale per seguire questo nuovo percorso curioso e inaspettato. Come questa mattina!

Cercando notizie sul Muro Grosso di Carnaiola, mi sono imbattuta nel libro dell’erudito orvietano Antonio Carrarino dato alle stampe nel 1615 e dedicato al Signor Sforza di Ermanno Monaldeschi della Cervara.

Il libro di oltre 600 pagine è la raccolta di notizie e curiosità sulle terre, le città e i castelli d’Italia e tra questi non potevano mancare anche alcuni castelli orvietani.

Il titolo del libro è un’aperta dichiarazione di intenti

Raccolta breue, et curiosa de i nomi antichi, e moderni delle citta, terre & castelli d’Italia. Con le loro fondationi, & reidificationi, & il numero de gli anni decorsi, secondo la relatione de i piu veri, e graui autori, che sopra cio trattano. Fatta per Antonio Carrarino della Citta di Oruieto

Nell’introduzione al volume, Carrarino afferma di aver raccolto dai maggiori storici notizie su nomi, fondazioni e restauri di molte città e castelli di Toscana, Stato Pontificio, Lombardia e altri Regni e terre d’Italia. Il testo riporta i nomi di lungo elencati in ordine alfabetico, talvolta con illustrazione, con accanto la localizzazione geografica e la notizia relativa. Ancora accanto sono, poi, riportati gli anni trascorsi dallo specifico evento con la formula “che son anni decorsi …” e non la data dell’evento stesso. Per dare una datazione abbastanza precisa alla notizia è sufficiente sottrarre gli anni indicati alla data di pubblicazione (1615).

E’ interessante notare come le notizie più vicine storicamente all’autore siano più precise e verosimili, ma più ci si allontana verso la storia antica ecco venire in soccorso del Carrarino la mitologia e la Bibbia. Questa affermazione non vuole essere una critica negativa, ma vuole sottolineare le modalità della ricerca storica dell’epoca, in aperto contrasto con quelle della storiografia moderna, basata sul metodo scientifico e sulla consultazione delle fonti primarie e cioè fonti archeologiche, documenti notarili, catasti e tutto ciò che possa non esser stato viziato dalla manipolazione umana.

Di seguito sono riportate, in corsivo, le notizie relative ai castelli e alle terre presenti nel territorio settentrionale dell’orvietano e di qualche terra circostante. Fa sorridere anche notare che nel 1600 il Carrarino consideri il territorio di Orvieto parte della Toscana, quando storicamente era Stato Pontificio da diverso tempo. Accanto ad ogni notizia ho inserito l’anno in cui dovrebbe essere accaduta e un breve commento.

CARNAIOLA castello in Toscana nello stato di Orvieto, vicino al Muro Grosso delle Chiane, fu edificato per ordine della Sedia Apostolica, che sono anni 566 – Anno 1049 circa. Data non verificabile.

CASTEL DI FIORE contea nel territorio di Orvieto fu ristaurato per il danno del fuoco hauto, che sono anni decorsi 235 – Anno 1380 circa. Probabilmente questo evento è da inserire nel passaggio di armate di ventura nel territorio orvietano durante le guerre tra Muffati a Malcorini citate alla voce di Fabro

CHIUSI da prima Camersuola in Toscana fu edificata da Camer Gallo Nepote di Noè, che son anni 3770 – fine del III millennio a.C. Una datazione non del tutto peregrina che corrisponderebbe al passaggio dall’Età del Rame all’Età del Bronzo, che all’epoca dell’autore veniva collocata in un periodo mitologico fuori dal tempo, tirando in ballo il nipote di Noè

CETONA terra in Toscana fu ristaurata dal Commune della Città di Orvieto, che son anni decorsi 359 – Anno 1256 circa, notizia verosimile poichè Cetona era parte del contado orvietano già ai primi del ‘200

FABRO castello nello stato d’Orvieto in Toscana fu ristaurato dal guasto che esso ebbe, che son anni 227 – Anno 1388 circa. Notizia storicamente documentata nella Cronaca del Conte Francesco di Montemarte dove si riferisce che Fabro fu distrutto nel 1389 dalla brigata di messer Broglia e Brandolino tanto “che non ci rimase bestia veruna et pochi huomini che non pigliassero” [1]. Il passaggio di queste armate fu causato dalle guerre tra Muffati e Malcorini, lotte fratricide tra i rami della famiglia Monaldeschi divisa tra il sostegno a Papa Urbano VI e il sostegno a Clemente VII Antipapa.

FICULLE castello nello stato d’Orvieto in Toscana fu ristaurato dalla ruina che esso ebbe, che son anni decorsi 234 – Anno 1381 circa. Probabilmente da inserire nel passaggio di armate di ventura nel territorio durante le guerre tra Muffati a Malcorini già citate per quel che riguarda Fabro

FICHINE (Figluni nel testo) castello in Toscana fu edificato dalli Romani, che son anni decorsi 1230 – Anno 385 d.C. circa. Notizia non verificabile, ma l’intera area del comune di San Casciano dei Bagni ha restituito importanti testimonianze archeologiche di epoca etrusca e romana

MONTELEONE nello stato d’Orvieto in Toscana fu edificato da Papa Leone X, che son anni decorsi 564 – Anno 1051 circa. In questo caso è rilevabile un errore. Leone X è vissuto tra il 1475 e il 1521 per cui non può essere stato lui ad aver eventualmente costruito il castello. Nel 1051 al soglio pontificio era Leone IX papa di origini alsaziane, impegnato in questo stesso anno con un concilio a Roma con il quale sancì nuovamente il divieto dei rapporti coniugali ai presbiteri e ai diaconi.

MONTE GABBIONE castello in Toscana nello stato di Orvieto del quale non si trova la sua edificazione, ma si sa bene quando fu cinto di mura, che son anni decorsi 258 – Anno 1357 circa. Data non verificabile

ORVIETO città in Toscana da prima Erbano o Oropito il quale fu edificato da gl’Antichi Toscani, che son anni decorsi 3770 – Fine del III millennio a.C.. Anche in questo caso si cerca di collocare un’epoca ancestrale per la fondazione della città, ma gli autori sono questa volta reali, ossi gli Etruschi, definiti Antichi Toscani

PARRANO castello nello stato d’Orvieto fu ristaurato per il guasto che ebbe, che son anni 227 – Anno 1388 circa. Anche in questo caso, l’evento è da inserire durante le guerre tra Muffati a Malcorini già citate per quel che riguarda Fabro

SALCE castello nello stato d’Orvieto fu ristaurato dal guasto che ebbe, che son anni 227 – Anno 1388 circa. Anche in questo caso, l’evento è da inserire durante le guerre tra Muffati a Malcorini già citate per quel che riguarda Fabro

Le poche immagini a corredo del volume, di cui si riportano quelle presenti relative a Fabro e Salci, probabilmente non rappresentano le reali forme dei borghi ma alcuni dettagli le rendono verosimili, Quella del castello di Salci per esempio ha Porta Orvieto merlata, come quella reale, e anche le mura raffigurate alla sua destra sono simili a quelle vere. Per Fabro, è presente il fossato con il ponte levatoio attestato nei documenti d’archivio e tra gli edifici sembra essere presente il profilo della Chiesa di San Martino.

Autore F. Bianco

NOTE

[1] Rerum Italicarum Scriptores, tomo XV, vol II pag. 256

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